Di quella volta che ho incontrato Erri

by Claudia Fulvi

 

Ho tenuto per me le sue parole per dieci giorni poi ballerine sono saltate fuori, perché come dice lui “di tutti gli strumenti che abbiamo messo in piedi LA PAROLA è il più importante” e aggiunge “le parole bisogna prendersele.. e mantenerle”.

Quanto caro è questo termine per me e quanto questo affetto nasce dalle sue parole

Mantenersi, il mio verbo preferito, tenersi per mano.

Ti può bastare per la vita intera, un attimo, un incontro. Rinunciarvi è folle,sempre e comunque.” 

Erri De Luca, I pesci non chiudono gli occhi

Mi scappa un sorriso perché nel rispondere alle nostre domande Erri ha detto che non è padre, se non fosse che le parole mi si chiudono dentro a doppia mandata quando sono emozionata glielo avrei detto che non sono d’accordo, che si può essere padri (e madri) in tanti modi oltre la biologia e che tante persone hanno spiccato il volo grazie e insieme al suo narrare, forti di un sentito che solo la sicurezza di un padre sa dare.

Si definisce un semplice suonatore mentre scrive, non un direttore, ma uno che c’è dentro fino al collo e che si lascia trasportare dal suo Io narrante che rimane con lui ben oltre la scrittura, che gli dà forma e movimento, che riplasma la sua stessa storia.

“Io sono un insieme dei miei Io narranti assieme ai ricordi delle persone che non ci sono più”.

Ho scelto questa foto per parlare dell’incontro con Erri De Luca e il suo “La natura esposta” perché l’emozione è arrivata ben prima, ero a lavoro in Istituto la mattina ed ho avvisato gli ospiti delBergalucci che quel pomeriggio non sarei stata con loro perché c’era un incontro alla libreria Rinascita di Ascoli Piceno con uno scrittore a me caro che non potevo mancare.

“Chi è?” mi chiedono.

“Erri De Luca” rispondo pronta a spiegare chi fosse.

“Quello del IN NOME DELLA MADRE” dicono in coro!

Beh, ecco, se i miei pazienti si ricordano di un libro letto assieme anni fa io credo che stiamo facendo un bel lavoro (e che una lacrimuccia di commozione me la posso concedere).

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