L’inchino della perdita

by Claudia Fulvi

Dove vanno le piccole parti di noi che perdiamo quando soffia il cambiamento?

La pelle grigietta dell’inverno, la maglia preferita che non sbuca fuori dopo il cambio-stagione, le abitudini che si fanno straniere, le persone che cambiano strada, i sogni che perdono la bussola.

E se non fosse una perdita, un’assenza, ma un travestimento… un cambio forma?

Restano, ma meno toccabili, si fanno piccoli, un po’ trasparenti, per far spazio all’altro che verrà.

Un inchino di saluto ed escono di scena per infilarsi nel cuore, nei ricordi e nelle ali invisibili da super eroi del quotidiano, sì quelle che ci permettono di spiccare un balzo in nuove imprese, planare in abbracci, sorvolare pesantezze e brutture.

Ma naturalmente per capire i cambiamenti della gente, bisogna amarla.

(Pier Paolo Pasolini)

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