Esplorare se stessi attraverso modalità creative ed espressive
Il “Fare” creativo è il cuscino dove appoggio la testa quando voglio riposare i pensieri affaticati, lo scudo che paro davanti alle situazioni difficili e alle persone ingombranti, l’angolo luminoso dove mi ricarico e mi ritrovo.
Tanto importante per me da trovarle un nome (VECCHI MERLETTI è stato il mio primo blog e ne resta una traccia felice nel nome della pagina fb) sento il desiderio forte di parlartene.
Il bambino esplora il mondo attraverso il gioco (Winnicott D. W. 1971) ed è così anche per l’adulto con il suo mondo interno.
Il creare espressivo mette ordine, libera parti nascoste, aumenta la consapevolezza di sé, mette di fronte alla possibilità di conoscerci e riconoscerci.
Dalla forma del nostro fare creativo (fotografie, collage, disegno, musica, scrittura, lettura..) prende vita uno specchio dove iniziare a guardare con occhi nuovi tutte le parti di noi che emergono; e quelle parti colorate e coraggiose, una volta fatto capolino, ci accompagneranno in altri aspetti del nostro quotidiano, rivelando modi di fare e di trovare strategie più buoni per noi.
Vogliamo provare? Ti propongo il COLLAGE del qui e ora.
Rimettere assieme i pezzi è qualcosa che ognuno di noi ogni tanto ha bisogno di fare, e ogni volta è da quel riunire in una forma nuova che nasce il cambiamento, che nasce chi siamo nell’oggi che ci circonda.
Perché non esercitarsi a farlo assieme, anche solo con un cartoncino?
Prendi un paio di riviste, del materiale colorato (washi tape, bottoni, fili, sagome), qualche penna o colore, anche una tua foto se hai piacere; seleziona e ritaglia su un piano di lavoro le cose che parlano di te in questo preciso momento e poi metti assieme i pezzi su un cartoncino, nel modo in cui credi debbano andare (per te).. che te ne pare?
Dove ti sei posizionato? Hai scelto nella rivista qualche parola che ami? Ti piace quello che è venuto fuori?
