Sul sognare

    by Claudia Fulvi

    In cima alla strada, nella capanna, il vecchio si era riaddormentato.

    Dormiva ancora bocconi e il ragazzo gli sedeva accanto e lo guardava. Il vecchio sognava i leoni.

    Ernest Hemingway

    Ti ricordi il sogno di questa notte?

    Non abbiamo scomodato il tuo sogno per una fugace interpretazione, ma è dal tuo ricordo onirico che voglio partire per raccontarti perché il sogno è una delle preziosità della psicoanalisi freudiana.

    La psicoanalisi prende linfa da questa consapevolezza: l’esperienza cosciente è solo una parte dell’attività psichica, una parte invece è inconosciuta.

    In quei territori si muove la psicoanalisi freudiana, nell’obiettivo (scientifico e umano) di porsi dubbi, interrogarsi, spronare riflessioni che vanno dentro e oltre il conosciuto cosciente.

     

    Rappresentando una possibilità sfaccettata e curiosa di conoscere l’essere umano.

    Il sogno, dicevamo, è il ricordo, in stato di veglia, di un avvenimento psichico avvenuto in stato di sonno, ma spingiamoci un po’ più in là e iniziamo a considerarlo, come lo definisce A.A. Semi, anche la testimonianza dell’indefinibilità dell’essere umano.

    “Il sogno dice al soggetto che sta sognando che non può conoscersi del tutto da solo”.

     

    Così come da solo l’analista non può interpretare un sogno, nessun sogno.

    Cosa succede allora nella stanza di terapia?

    A volte il sogno si interpreta da sé, seguendo il corso delle libere associazioni spontanee come mollichine di pollicino che ci conducono al significato del sogno, altre volte il materiale onirico viene ricordato all’improvviso mentre si affronta un qualche argomento ed in quella circostanza diventa luce e faro per illuminare quanto stiamo affrontando.

    Ma sempre, sempre, è un lavoro di terapeuta e analizzando assieme, un lavorio continuo quasi una danza tra inconscio e inconscio, quello del terapeuta che riceve le comunicazioni inconscio del paziente e formato, esperto e capace, le riconosce come non-proprie ma trasmesse, e assieme al paziente ne esplora i significati.

    Esplorarne i contenuti non significa arrivare alla comprensione ultima di quel sogno, solo qualche livello del sogno viene compreso, qualche!

    Pensare di averlo compreso nella sua completezza è spesso un’illusione (o resistenza), Freud parlava di ombelico del sogno per riferirsi che c’è un punto oltre il quale non si va oltre, in cui si deve accettare l’incontro con l’inconosciuto, che resta lì, potenzialmente a riposo, fino a quando non arriverà il tempo di nuove esplorazioni, di nuove luci tra i passi, portatore e testimone della moltitudine che ci abita.

     

    L’intento freudiano ambizioso è stato sicuramente quello di costruire un’immagine di spessore dell’attività psichica, ma la psicanalisi è anche un tentativo di consentire all’essere umano di vedere il proprio spessore psichico e farne tesoro.

    titoli di coda

    Ti rimando ai due contributi a cui ho attinto per scrivere questo articolo, dal sito della società psicoanalitica italiana: uno scritto e un’ intervista sempre dello stesso autore.

     

    Se stai pensando alla possibilità di intraprendere un percorso terapeutico o chiedere una consulenza, puoi appoggiare il tuo sguardo qui

     

    Nel lavoro clinico a volte è più importante aiutare

    una persona a vivere piuttosto che liberarla dalla sua malattia.

    Masud Khan

    0 comment
    0 FacebookTwitterPinterestEmail
  • LibriStories

    by Claudia Fulvi

    Felice di incontrare l’opera prima di questa scrittrice delicata che ci regala un Re, l’abbandono, di un’imponenza affabile che ci prende per mano e del suo essere “maestoso” ci mostra …

    0 FacebookTwitterPinterestEmail