Storia di Me: LAB espressivo ed autobiografico

by Claudia Fulvi

C’era una volta…

Oggi voglio parlarti di un progetto che sento tanto mio: il Lab “Storia di Me“.

Storia di me ha avuto un tempo di incubazione profondo, si nutre delle mie passioni e del desiderio di mostrare il lato luminoso della psicologia, quello del benessere e della cura di sè.

Penso a questo Lab come ad una piantina che è cresciuta a poco a poco, di pari passo con la professione, ma sopratutto con la consapevolezza che il volersi bene e il mantenersi “in stato di felicità” necessitano di un prendersi cura che coinvolga tutta la nostra sfaccettata personalità (difetti e incongruenze compresi).

Il terreno che ha accolto questo germoglio di laboratorio è fatto di (inevitabilmente) un libro e una bella esperienza, il Perugia Social Photo Fest, dove ha fatto capolino il mio interesse per la fototerapia ed ho sperimentato su di me la potenza evocativa della fotografia come strumento di conoscenza di sè e le PHOTOTHERAPY TECHNIQUES (Judy Weiser, 1975).

Di lì a poco ho incontrato la fata madrina italiana delle phototherapy techniques: Francesca Belgiojoso, prima a Bologna nello studio di Serena Calò, poi a Roma con Floriana Di Giorgio.

Una passione quella della fotografia, che assieme alla lettura, più o meno inconsapevolmente, ho spesso usato per raccontarMI e che sono diventate parte del mio bagaglio da terapeuta, riempendo la stanza di analisi di possibilità nuove.

Far parole dell’immaginifico e del non conosciuto è da sempre il lavoro dello psicoanalista, ma la possibilità di far viaggiare queste modalità di scoperta di sé fuori dalla studio per poter condividere con altri modi di prendersi cura, al di là del disagio e della patologia, che possano aiutarci nel quotidiano a lasciare andare ansie, frustrazioni e scorie relazionali era un desiderio da realizzare.

Desiderio caduto dritto nelle mani di Alessio, che apre a STORIA DI ME le porte di Senduiccerì, un locale di San Benedetto del Tronto che “sa di buono”, per il buono che si mangia naturalmente ma anche per l’atmosfera accogliente che si respira.

E così nasce questo piccolo ma coraggioso laboratorio di due ore (ma diventano sempre 3!) dove imbandisco un tavolo di materiale creativo e ti chiedo di reinventare la tua storia con forbici e colla, partendo dalle foto e dai libri che ami.

Ne nasce una sorta di selfie creativo dove, senza filtri ma tanto colore, ci si RI-conosce in un modo nuovo e tutto nostro.

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