Una delle prime esperienze di “interità” (sentirsi un tutt’uno intero) è l’abbraccio.
Da quei primi simbiotici tenersi ci presentiamo al mondo e impariamo come dal sentirsi parte nasce il sentirsi uno.
Grazie a quegli abbracci troviamo la spinta e il coraggio di gironzolare nel mondo, curiosare nel nuovo che ci si presenta e lasciare le nostre impronte sulla strada che facciamo.
Grazie a quell’esperienza di abbraccio che ci portiamo dentro cerchiamo nell’Altro che incontriamo un sentirsi uno che sappia tenerci saldi senza stringere, proteggerci ma lasciarci leggeri da spiccare il volo e sicuri da poter tornare.
Grazie a quelle prime strette nasce in noi la capacità di tenere assieme i vari aspetti della propria vita e del proprio esserSé senza bisogno di riduzioni o semplificazioni, consapevoli che alterità e incongruenze, di cui siamo portatori, possono essere ricchezze se unite da uno unico filo: ME.